la vigilia

sono la donna degli errori, pessima direi, tremo, a volte sogno la felicità, a volte capisco cosa sia la felicità, a volte mi domando, a volte mi rispondo, a volte chiedo. mai risposte solo attese interminabili, silenzi senza senso, poi una parola improvvisa, un'accusa, ed è subito giudizio: colpevole. una scusa, una giustificazione, un innalzarsi a dio supremo, mi trasformo.

non sono più la donna degli errori

ciao mi presento

sono la donna delle fantasie.

inutile la mia esistenza.